In questo momento di un tè della pace ne avremmo davvero bisogno, è impensabile parlare di guerra nel 2022 e pensare di vivere in una società in cui accadono ancora cose tanto terribili e crudeli.
Marlene Dietrich (1919 – 1984) nota attrice di cinema e teatro, amava moltissimo il tè, e pur essendo tedesca non appoggiò mai il nazismo durante la seconda guerra mondiale ed ebbe grande simpatia per gli ebrei. Lei stessa disse:
“Hitler voleva divenissi la sua amante. Ho rifiutato. Forse sarebbe stato meglio se avessi accettato. Avrei potuto salvare la vita di sei milioni di ebrei.”
Marlene lasciò la Germania nel 1930 per l’America, dove inizierà la sua carriera cinematografica e in quella occasione il Fuhrer le chiederà di restare, dicendole che potrà girare tutti i film che desidera nella sua patria, ma lei non si farà conquistare.
Lei beveva tè spesso, presso gli hotel dove alloggiava o nei café assieme ai suoi molteplici amici e amanti, inoltre lo offriva spesso agli ospiti, sapendo cucinare anche molto bene.
Quando nel 1937, l’attrice decise di prendere la cittadinanza americana, Die Sturmer, che apparteneva al partito nazista pubblicò una sua fotografia accusandola di tradire il popolo tedesco.
Ma la sfida più terribile l’affronterà nel 1945 poco prima della fine della guerra, quando Marlene scoprirà che la sorella si trova in un campo di concentramento a Belsen.
Fu lei stessa a trovare la sorella tra i cadaveri dei molti ebrei uccisi. La trovò ancora viva, perché essendo ariana, fu trattata come un semplice ostaggio.
Vi lascio con le parole di Marlene sul tè, perché dopotutto e purtroppo sono ancora molto attuali:
“Gli inglesi hanno un cordone ombelicale che non è mai stato tagliato, attraverso cui scorre un flusso continuo di tè. È curioso osservarli in occasione di improvvisi eventi tragici, orribili o catastrofici. Il cuore sembra arrestarsi, tutte le membra paiono paralizzate, finché qualcuno non prepara una tazza di tè, che non manca di produrre in breve tempo il suo effetto benefico e rinfrancante. È un vero peccato che non tutte le nazioni siano consapevoli del potere del tè. Le conferenze sulla pace mondiale si svolgerebbero in un modo molto più tranquillo se al momento opportuno fosse fatta circolare tra i partecipanti una buona tazza di tè o meglio ancora, tutto il samovar.”
Marlene Dietrich and the Tea of Peace
At this moment we would really need a tea of peace, it is unthinkable to talk about war in 2022 and to think of living in a society where such terrible and cruel things still happen.
Marlene Dietrich (1919 – 1984) well-known actress of cinema and theater, she loved tea very much, and despite being German she never supported Nazism during the Second World War and had great sympathy for the Jews. She herself said:
“Hitler wanted me to be his mistress. I refused. Perhaps it would have been better if I had accepted. I could have saved the lives of six million Jews.”
Marlene left Germany in 1930 for America, where she will begin her film career and on that occasion the Fuhrer will ask her to stay, telling her that she will be able to make all the films she wants in her homeland, but she will not be won over.
She drank tea often, at the hotels where she stayed or in the cafes with her many friends and lovers, moreover she often offered it to guests, knowing how to cook very well.
When in 1937, the actress decided to take American citizenship, Die Sturmer, who belonged to the Nazi party, published a photograph of her accusing her of betraying the German people.
But the most terrible challenge will face her in 1945 shortly before the end of the war, when Marlene discovers that her sister is in a concentration camp in Belsen.
It was she who found her sister among the corpses of the many Jews killed. He found her still alive, because being Aryan, she was treated as a mere hostage.
I leave you with Marlene’s words about tea because after all and unfortunately they are still very relevant:
“The British have an umbilical cord that has never been cut, through which a continuous stream of tea flows. It is curious to observe them on the occasion of sudden tragic, horrible or catastrophic events. The heart seems to stop, all the limbs seem paralyzed, until someone does not make a cup of tea, which does not fail to produce its beneficial and soothing effect in a short time. It is a pity that not all nations are aware of the power of tea. World peace conferences would be held in a much more effective way. Don’t worry if at the right moment a good cup of tea was circulated among the participants, or better still, the whole samovar. “
No responses yet