Oggi sono stata al Cinema Modernissimo, un cinema e teatro storico qui a Bologna dove vivo, che è stato ristrutturato poco tempo fa e dove la Cineteca di Bologna, propone durante tutto l’arco della giornata film in lingua originale, eventi e pellicole restaurate.
Nella galleria c’è un bellissimo bar dove potete degustare di tutto, dal dolce al salato, magari assieme a un buon infuso. C’è una piccola saletta da tè interna con tavoli e sedie in legno antico, che fanno da introduzione a questo magico luogo, che ha ripreso vita dopo tantissimi anni.
Stamattina alle 10.30 ho deciso di visitare nuovamente questo cinema visionando un vecchio film in lingua originale con Marilyn Monroe del 1953 “Gentlemen Prefer Blondes”.
Sto ritrovando le mie abitudini svegliandomi ogni giorno alle 5.30 del mattino, anche perché la mia dolce gatta non oserebbe farmi dormire di più, così posso prepararmi un bel tè da sorseggiare in tutta calma accompagnato a una sana colazione e poi mi godo una lunga camminata fino in centro.
Credo che sia dai tempi della scuola che non andavo al cinema di mattino. E’ anche molto tempo che non andavo al cinema da sola, anni fa ci andavo quasi tutte le settimane, forse perché a un certo punto, avrei voluto condividere questo mio mondo con qualcuno. Il mio posto è quello di Sidney Poitier. Perché una delle cose belle di questo cinema, è che ogni poltrona porta il nome di un attore o di un regista famoso.
L’interno ricorda gli antichi teatri dell’800 con sedute in rosso velluto e soppalchi in legno, a ricordare uno stile un po’ Liberty come anche le insegne.
Venivo spesso qui da bambina con il mio caro zio, che era sempre pronto ad accompagnarmi ogni volta che avevo voglia di vedere un film, o anche due in una domenica.
Per me è molto piacevole vedere film e serie tv anche in lingua originale, per fortuna che anche senza sottotitoli riesco a capirne il senso, seppur l’americano mi è più difficile da digerire, ma sono particolarmente brava a dimenticarmi sempre gli occhiali da vista a casa, nonostante la mia miopia. E’ bello poter assaporare la recitazione degli attori, ma anche poter tenere in allenamento il mio inglese che uso spesso anche per lavoro.
Non avevo mai visto un film di Marilyn Monroe in lingua originale e per quanto la sua recitazione in questo film a parer mio, lasci un po’ a desiderare, non era solo bellissima, ma aveva una voce dolce, sensuale, sapeva cantare e ballare molto bene.
Questa pellicola anni ’50 ci pone davanti ai classici musical dell’epoca, ricchi di sfarzo hollywoodiano. Lo notiamo negli abiti e nei gioielli di lusso e di nicchia. Ci sono richiami a Broadway e a Parigi, città del musical e dell’alta moda. Due amiche a confronto, una che crede nella sicurezza del matrimonio, l’altra nel restare una libertina incallita. Un’avventura per accapararsi una tiara di diamanti, che poi verrà riconsegnata al legittimo proprietario, fino a far nascere l’amore tra la meno propensa delle due e un investigatore privato.
La sfortunata vita della sensibile Marilyn Monroe è stata sempre un richiamo per me, fin dalla mia adolescenza. Ricordo di aver letto molti libri, visto molti film e documentari sulla sua vita e provo sempre una certa compassione per lei.
Dall’abbandono del padre e il rifiuto di una madre folle, dagli abusi sessuali allo stupro sin in tenera età, fino a diventare una bambolina sexy raramente amata per la sua vera anima. Il violento rapporto con Joe di Maggio, l’amore intellettuale con Artur Miller e l’aborto, fino ad essere l’amante scomoda dei Kennedy, una donna che si è annullata per poter ricevere quel po’ di amore che non aveva ricevuto da bambina, continuando a sentirsi usata, abusata e rifiutata per quanto fosse amata dal pubblico.
Ricordo che all’esame di terza media portai proprio una tesi sul cinema e parlai di lei, di come morì in circostanze misteriose per overdose di barbiturici. Una donna segnata sin dall’infanzia che ha provato con tutta sè stessa ad essere affettivamente felice. Una bellissima sirena diventata il sex symbol di Hollywood, come hanno fatto nascere questa splendida star l’hanno lasciata morire da sola continuando a imbottirla di medicinali per farla stare in piedi sul set. Quando queste sostanze creano una dipendenza il corpo non risponde, si diventa catatonici, depressi o irritabili, non si riesce più a controllare le proprie emozioni, non si ha più un proprio equilibrio e si fa enorme fatica a ristabilirlo, non si riesce ad essere concentrati e presenti.
Tutti noi possiamo aver avuto un trauma che ci ha segnato per sempre, e sono le persone che hanno più bisogno di non arrendersi e di lavorare seriamente su sè stesse, combattendo ogni forma di dipendenza. Marilyn non ci è riuscita, ma sarebbe bello non ricordarla solo per il suo corpo sexy e il suo essere una star di Hollywood, ma come una bellissima sensibile anima, che aveva bisogno solo di sentirsi compresa, ascoltata e aiutata.
A Tea with Marilyn Monroe at the Cinema Modernissimo
Today I went to Cinema Modernissimo, a historic cinema and theater here in Bologna where I live, which was renovated a short time ago and where the Cineteca di Bologna offers films in the original language, events and restored films throughout the day.
In the gallery there is a beautiful bar where you can taste everything, from sweet to savory, perhaps together with a good infusion. There is a small internal tea room with antique wooden tables and chairs, which serve as an introduction to this magical place, which has come back to life after many years.
This morning at 10.30 I decided to visit this cinema again watching an old film in the original language with Marilyn Monroe from 1953 “Gentlemen Prefer Blondes”.
I’m rediscovering my habits of waking up every day at 5.30 in the morning, also because my sweet cat wouldn’t dare make me sleep more, so I can prepare a nice tea to sip calmly accompanied by a healthy breakfast and then I enjoy a long walk up in the center.
I think I haven’t been to the cinema in the morning since school. It’s also been a long time since I went to the cinema alone, years ago I went almost every week, perhaps because at a certain point, I wanted to share this world of mine with someone. The last time I was here it was with a special someone and today I’m sitting on the same reserved seats. Mine is Sidney Poitier’s. Because one of the beautiful things about this cinema is that each seat bears the name of a famous actor or director.
The interior recalls the ancient theaters of the 19th century with red velvet seats and wooden mezzanines, recalling a slightly Art Nouveau style as do the signs.
I often came here as a child with my dear uncle, who was always ready to accompany me whenever I felt like seeing a movie, or even two in one Sunday.
For me it is very pleasant to see films and TV series even in the original language, luckily even without subtitles I can understand the meaning, even if the American language is more difficult for me to digest, but I am particularly good at always forgetting my eyeglasses home, despite my short-sightedness. It’s nice to be able to enjoy the actors’ performances, but also to be able to practice my English which I often use for work too.
I had never seen a Marilyn Monroe film in the original language and although her acting in this film, in my opinion, left something to be desired, she was not only beautiful, but she had a sweet, sensual voice, she could sing and dance a lot Well.
This 1950s film puts us in front of the classic musicals of the time, full of Hollywood glitz. We notice it in luxury and niche clothing and jewelry. There are references to Broadway and Paris, the city of musicals and high fashion. Two friends compared, one who believes in the security of marriage, the other in remaining an inveterate libertine. An adventure to get a diamond tiara, which will then be returned to its rightful owner, until love is born between the less inclined of the two and a private investigator.
The unfortunate life of the sensitive Marilyn Monroe has always been a reminder to me, since my adolescence. I remember reading many books, watching many films and documentaries about her life and I always feel a certain compassion for her.
From her father’s abandonment and the rejection of a crazy mother, from sexual abuse to rape from an early age, to becoming a sexy doll rarely loved for her true soul. The violent relationship with Joe di Maggio, the intellectual love with Artur Miller and abortion, up to being the Kennedys’ uncomfortable lover, a woman who canceled herself in order to receive that little love she hadn’t received as a child , continuing to feel used, abused and rejected no matter how much she was loved by the public.
I remember that in my eighth grade exam I brought a thesis on cinema and talked about her, about how she died in mysterious circumstances from an overdose of barbiturates. A woman marked since childhood who has tried with all of herself to be emotionally happy. A beautiful mermaid who became the sex symbol of Hollywood, how they gave birth to this splendid star they left her to die alone while continuing to stuff her with medicines to make her stand upright on the set. When these substances create an addiction, the body does not respond, one becomes catatonic, depressed or irritable, one is no longer able to control one’s emotions, one no longer has one’s own balance and it is extremely difficult to re-establish it, one is unable to be concentrated and present.
We may all have had a trauma that has marked us forever, and they are the people who most need not to give up and to work seriously on themselves, fighting any form of addiction. Marilyn didn’t succeed, but it would be nice not to remember her just for her sexy body and her being a Hollywood star, but as a beautiful sensitive soul, who just needed to feel understood, listened to and helped.
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