Esiste un’antica leggenda giapponese, che racconta che tutti noi siamo legati a un invisibile filo rosso a qualcuno che sarà destinato a stare insieme a noi per sempre. Quel filo può avvicinarsi, contorcersi, allontanarsi ma non potrà mai spezzarsi, perché quelle due persone sono comunque destinate a incontrarsi prima o poi. Musubi rappresenta il tempo che lega al filo rosso queste anime. Alcune di loro a volte si notano, ma non si accorgono che un giorno staranno insieme.
In Occidente è quella che viene spesso definita la nostra “anima gemella” anche se come ben sappiamo sul piano della realtà possiamo avere moltissime similitudini con una persona che ci portano alla fase dell’innamoramento, ma se non si supera la fase della differenziazione, ovvero trovando un equilibrio in ciò in cui si è diversi, la relazione è destinata a fallire.
Molte storie hanno raccontato negli anni di questa antica leggenda, dalla letteratura al cinema. Oggi la ritroviamo anche in alcuni scritti di psicologia sulle relazioni come in “Ai Ai Gasa – La via giapponese all’amore che meriti” di Tomàs Navarro ed. Giunti.
Una delle novelle più datate racconta di una bambina che venne quasi uccisa e poi salvata da un uomo e che solo molti anni scoprì di essere la donna che sarebbe diventata sua moglie.
Quanti di noi si sono trovati in relazioni poco durature o poco sane alla continua ricerca di “qualcosa o di qualcuno” con il quale condividere il resto della vita assieme?
Nel cinema giapponese uno degli esempi più eclatanti, poi anche trasportato in romanzo e fumetto, è quello di “Your Name” di Makoto Shinkai.
Questo Anime ha la capacità di commuovere adulti e adolescenti, perché tutti noi nella vita ci siamo almeno una volta ritrovati in situazioni sentimentali simili.
Mitsuha e Taki si scambiano i corpi al passaggio di una cometa così collaborano a distanza per comprendere cosa sta accadendo lasciandosi messaggi e indizi, dato che questo fenomeno provoca una perdita della memoria ogni volta che tornano ad essere loro stessi.
Un interessante visione di come il maschile impara a conoscere il femminile e viceversa. Più si conoscono più nasce una complicità a distanza e cominciano a legarsi l’uno all’altra quasi inconsciamente.
Un amore che nasce da due anime che vivono in luoghi lontani, lui in città e lei in campagna, ma unite dal filo rosso del destino, il nastro tra i capelli di lei che è il braccialetto al polso di lui.
Lei era partita per Tokyo per incontrarlo ma lui non la riconosce, così gli dona il suo filo rosso. Lui parte per cercarla quando i messaggi si interrompono al passaggio della cometa. Scopre così che l’intero villaggio è stato spazzato via tre anni prima dalla cometa stessa.
Inspiegabili salti nel tempo (musubi) fino a che le due anime di loro adulti possano incontrarsi di nuovo su una scalinata e finalmente riconoscersi.
Quando si parla di Giappone compare spesso anche il tè. Solitamente rinomato per la cerimonia con il matcha, in Giappone vengono lavorate diverse tipologie di tè verde.
In questo Anime la nonna di Mitsuha prepara un infuso con teiera kyusu mentre parla di come anche lei spesso sognava l’uomo che poi divenne il suo sposo.
La teiera kyusu è una tipica teiera giapponese in terracotta solitamente smaltata esternamente. Il suo beccuccio è stretto per fare passare l’infuso, ma è spesso dotata di un filtro interno per non fare passare le foglie. Essa è dotata di un manico laterale e di coperchio che devono essere saldamente tenuti stretti mentre viene versato il tè nelle tazze.
I tè verdi giapponesi hanno il liquore di un verdino pallido tendente al giallino. Per il suo sapore particolarmente algato, marino e umami possono presentare un liquido leggermente torbido. Per limitarne l’astringenza di solito vengono infusi a bassa temperatura dai 40 ai 60 gradi e tenuti in infusione a un tempo che può variare dai 30 secondi ai 2 minuti.
Il Gyokuro e il Shincha sono quelli più pregiati durante il primo raccolto primaverile, ma viene molto apprezzato anche il Bancha perché ha poca teina e quindi viene consigliato anche a bambini e anziani.
Un film come “Your Name” ci ricorda che il vero amore può superare qualsiasi difficoltà e barriera, differenza o spazio temporale. Per superare queste avversità a volte non è sufficiente conoscersi, ma entrare totalmente in risonanza con l’altro in qualsiasi momento evolutivo della coppia, quindi continuare a riconoscersi così che il filo rosso non si spezzi mai.
Al giorno d’oggi sembra ormai impensabile che esista il “per sempre” con qualcuno. Ci si lascia per nulla cercando altro senza soffermarsi a comprendere i reali bisogni che una coppia sana necessita attraverso delle mediazioni.
“Your Name” ci mette di fronte al fatto che a volte due persone si incontrano, si amano, ma che non sono pronte o destinate a stare insieme in quel momento, perché eventi esterni non lo permettono e mettono a rischio la relazione, ma non è detto che non saranno pronti a stare insieme in un altro momento delle loro vite.
Se sarà così saranno destinati a riconoscersi di nuovo…
Your Name and the red thread of destiny
There is an ancient Japanese legend, which says that all of us are linked by an invisible red thread to someone who will be destined to be with us forever. That thread can get closer, twist, move away but it can never break, because those two people are still destined to meet sooner or later. Musubi represents the time that binds these souls to the red thread. Some of them sometimes notice each other, but they don’t realize that one day they will be together.
In the West it is what is often called our “soul mate” although as we well know on a reality level we can have many similarities with a person that lead us to the phase of falling in love, but if we do not go beyond the phase of differentiation, that is finding a balance in what you are different, the relationship is doomed to fail.
Many stories have been told over the years about this ancient legend, from literature to cinema. Today we also find it in some psychological writings on relationships such as in “Ai Ai Gasa – The Japanese way to the love you deserve” by Tomàs Navarro ed. Joints.
One of the oldest novels tells of a little girl who was almost killed and then saved by a man and who only discovered many years later that she was the woman who would become his wife.
How many of us have found ourselves in short-term or unhealthy relationships in a constant search for “something or someone” with whom we can share the rest of our lives together?
In Japanese cinema, one of the most striking examples, later also translated into novels and comics, is that of “Your Name” by Makoto Shinkai.
This Anime has the ability to move adults and teenagers, because all of us in life have found ourselves in similar sentimental situations at least once.
Mitsuha and Taki swap bodies when a comet passes so they collaborate remotely to understand what is happening, leaving each other messages and clues, given that this phenomenon causes a loss of memory every time they return to being themselves.
An interesting vision of how the male learns to know the female and vice versa. The more they get to know each other, the more distant complicity arises and they begin to bond with each other almost unconsciously.
A love that is born from two souls who live in distant places, he in the city and she in the countryside, but united by the red thread of destiny, the ribbon in her hair which is the bracelet on his wrist.
She left for Tokyo to meet him but he doesn’t recognize her, so she gives him her red thread. He leaves to look for her when the messages are interrupted as the comet passes. He discovers that the entire village was wiped out three years earlier by the comet itself.
Inexplicable leaps in time (musubi) until the two adult souls can meet again on a staircase and finally recognize each other.
When we talk about Japan, tea often appears. Usually renowned for the matcha ceremony, different types of green tea are processed in Japan.
In this Anime, Mitsuha’s grandmother prepares an infusion with a kyusu teapot while talking about how she also often dreamed of the man who later became her husband.
The kyusu teapot is a typical Japanese terracotta teapot usually glazed on the outside. Its spout is narrow to allow the infusion to pass through, but it is often equipped with an internal filter to prevent the leaves from passing through. It has a side handle and lid which must be held securely while pouring tea into the cups.
Japanese green teas have a pale green to yellowish liquor. Due to its particularly seaweed, marine and umami flavour, it can present a slightly cloudy liquid. To limit their astringency they are usually infused at a low temperature from 40 to 60 degrees and kept in infusion for a time that can vary from 30 seconds to 2 minutes.
Gyokuro and Shincha are the most prized during the first spring harvest, but Bancha is also highly appreciated because it has little theine and is therefore also recommended for children and the elderly.
A film like “Your Name” reminds us that true love can overcome any difficulty and barrier, difference or space in time. To overcome these adversities, sometimes it is not enough to know each other, but to totally resonate with the other at any evolutionary moment of the couple, and then continue to recognize each other so that the red thread is never broken.
Nowadays it seems unthinkable that “forever” exists with someone. We leave ourselves looking for nothing else without stopping to understand the real needs that a healthy couple requires through mediation.
“Your Name” puts us face to face with the fact that sometimes two people meet, love each other, but are not ready or destined to be together at that moment, because external events do not allow it and put the relationship at risk, but not it is said that they will not be ready to be together at another time in their lives.
If this is the case, they will be destined to recognize each other again…
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